Olga

RISOLVERE LA CONTROVERSIA FUORI DAL TRIBUNALE – CONTENERE IL CONFLITTO

 

Marcello Carra- La torre di Babele, 2012.2013Adire l’autorità giudiziaria, per cultura e forma mentis dell’utente medio, per la distanza che lo separa dall’istituzione, per il formalismo cui il processo civile è sottoposto, può risultare un trauma. La delega di potere che si affida al magistrato, soprattutto in ambiti intimi come il diritto di famiglia, può condurre a decisioni standard che mal si adatteranno alle esigenze concrete delle parti.

Il linguaggio giuridico, spesso anche diverso secondo gli ambiti – da parte di giudici, avvocati, cancellieri, pubblici ministeri, notai, consulenti – se per un verso è sinonimo di ricchezza tecnica e culturale per gli addetti ai lavori, appare agli esterni come sinonimo di confusione, associato all’icona negativa di una torre di Babele.

Quando il rapporto tra due parti perviene innanzi a un tribunale, vi approda nella fase patologica: da lì in poi, contenere il conflitto e la degenerazione della relazione, diventa sempre più difficile se non impossibile.

In foto Marcello Carrà, La torre di Babele. Penna a biro su carta applicata su legno, 114×155 cm, 2012-2013. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi