Olga

Divorzio Collaborativo

“Il Diritto Collaborativo sollecita la capacità immaginifica dell’individuo e ne stimola positivamente la soggettività, rendendo completa giustizia alla separazione.”
Con il Metodo Collaborativo:

  • L’avvocato attua il suo ruolo di pacificatore sociale
  • Le parti sono consapevoli delle proprie scelte
  • La coppia ha un’alternativa rispetto alla causa in tribunale
  • Il conflitto è trattato da un’equipe di professionisti specializzati
  • I figli sono salvaguardati dagli esiti dannosi di un processo

Un viaggio alla scoperta di questo metodo sorprendente per ricchezza e possibilità attuative

Ronald D. Ousky, fondatore del Metodo e autore di The Collaborative Way to Divorce, the Revolutionary Method That Results in Less Stress, Lower Costs and Happier Kids -Without Going to Court, introduce le pubblicazioni di Olga Anastasi

“Il Divorzio Collaborativo – L’arte di separarsi con amore” (2014)

Il Divorzio Collaborativo

L’autrice de “Il Divorzio Collaborativo” amplia l’indagine su un nuovo modo di pensare e attuare la separazione attraverso una pratica sorprendente per ricchezza e potenzialità attuative. Ronald D. Ousky e Paola Lovati pregiano delle loro introduzioni il volume che, aggiornato alle riforme su Codice Deontologico forense, filiazione, negoziazione assistita, è un manuale d’uso per professionisti e coppie. Basato sull’interpretazione delle regole fondanti la disciplina Collaborativa, propone i Protocolli sull’etica dell’International Academy of the Collaborative Professionals, le Linee Guida per una comunicazione efficace, il modello di Accordo Partecipativo, le mappe concettuali. Quando si è in cerca della verità, ma nulla è adatto a ricostruire una vita secondo nuovi principi, il Diritto Collaborativo ha il privilegio di sospingerci verso facoltà immaginifiche mai usate prima che trovano nell’arte la somiglianza della differenza: il contributo “Arte e Diritto. La bellezza delle relazioni umane” di Paola Pallotta, storico dell’arte contemporanea, riflette sull’intreccio di nessi e analogie che legano le due discipline, sui principi teorici che generano la creazione e regolano la fruizione dell’opera d’arte e la percezione del bello, così come la genesi del complesso di norme che armonizzano l’intero corpus sociale, fino alla sfera dei rapporti affettivi.

“Entrambi, Anastasi e Stampone non si sottraggono all’impegno e al rischio, anzi lo amplificano, lo mostrano nella sua bellezza e nella sua necessità, ciascuno nel proprio ambito. Come l’autrice si impegna nella difesa e nella tutela dell’integrità della persona e nell’accrescimento delle qualità umane in vista del dialogo e della comprensione reciproca, così il lavoro dell’artista si incarna nello spirito delle persone e dei luoghi che visita, che incontra, che abita e che quindi ama. Entrambi, Anastasi e Stampone, cercano nessi tra cose e fatti distanti tra loro, spesso in dichiarato e evidente contrasto, mettono in relazione e amplificano le risorse e le aspirazioni comuni, operando in un modo molto prossimo a ciò che definisco ”amore” in senso lato.”

(Paola Pallotta*, “Arte e Diritto, la bellezza delle relazioni umane” 2014)
*Paola Pallotta è storico dell’arte contemporanea. Ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Frosinone e L’Aquila e presso l’Università di Ancona. Nella Segreteria Organizzativa della Quadriennale di Roma, ha collaborato con Incontri Internazionali d’Arte, Fazi Editore, Franco Maria Ricci, Isabella Stewart Gardner Museum. Per la Regione Lazio si occupa di valorizzazione del patrimonio artistico nelle Aree Naturali Protette.

“Il Divorzio Collaborativo” (2013)
Vivere una separazione è come affrontare un viaggio in terra straniera, un luogo dove non si è mai stati e in cui le abitudini e il linguaggio appaiono completamente sconosciuti: i protagonisti del viaggio non sono sempre in grado di intuire dove vorranno essere emotivamente, fisicamente e psicologicamente quando la vicenda si sarà conclusa. Gli aspetti emotivi sono trascurati e il conflitto procura disagio nei figli. Con il metodo del Divorzio Collaborativo, l’avvocato attua ampiamente il suo ruolo sociale di interprete del diritto delle relazioni affettive, rendendo le parti responsabili delle proprie scelte, e offre alla coppia un’alternativa affinché ognuno sia in grado di assumere nuovamente il più arduo dei compiti, la conoscenza e l’accettazione di sé e dell’altro.

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