Olga

IL VENDITORE DI PROMESSE

 

Enrico Robusti, Il venditore di promesse. Olio su tela, 100x150 cm, 2017«Parla dei soldi», scrive Giulio Mozzi, «E quindi anche dei debiti, dei mutui, degli stipendi, del costo degli affitti e delle merci. La disponibilità di denaro, la capacità di procurarsene, è forse la cosa che determina di più la forma della nostra vita». Ecco dunque il mio viatico di ferragosto. Messer Denaro vende promesse, molte delle quali non si avverano mai. Eppure ogni promessa è debito: possiamo scegliere se maturare crediti imprescrittibili o essere ricchi di disillusioni. C’è chi lo usa con dignità, chi per affermare la propria identità, chi ci compra potere o affetto, chi ci occulta le proprie paure. C’è chi ne è padrone con generosità, chi lo subisce (a non averne sei ai margini, senza possibilità), chi ci si fa forte o indifferente, chi pur di averne baratta la sua autonomia. C’è chi ne parla con disinvoltura o ne ha pudore come fosse lordura, chi fa debiti per pagare debiti o, per non rischiare, campa a spese altrui. Poi c’è il vecchietto spendaccione per scelta: ha scialacquato i suoi beni in viaggi, donne, serate. Sano di mente, i figli ormai adulti e autonomi, allora sai che c’è: se hai dilapidato il tuo patrimonio subisci dei limiti alla capacità solo quando esponi a conseguenze dannose le persone di cui sei responsabile. Insomma, viva la vita finché dura se prima hai dissipato in libertà.

Nel decreto del 3 novembre 2017 il giudice tutelare di Modena, richiesto dai figli di un anziano, descritto “fragile, debole e vittima di vizi che lo inducono a sperperare ingenti somme di denaro”, affinché nomini un amministratore di sostegno al padre, ridotto con soli € 400,00 al mese e casa in comodato gratuito, dopo attenta disamina dell’orientamento tradizionale della giurisprudenza sulla prodigalità, secondo cui in passato poteva fondare la pronuncia di inabilitazione se e in quanto l’abitualità nello spendere era obiettiva rispetto alle condizioni economiche e al valore attribuibile al denaro indipendentemente da condizioni patologiche, aderisce invece a una più moderna impostazione, nel rispetto della dignità dell’uomo e del divieto di discriminazione, per cui in assenza di diagnosi di patologia psichiatrica, dichiara insussistenti i presupposti di cui all’articolo 404 codice civile per l’apertura della procedura di tutela.

In foto Enrico Robusti, Il venditore di promesse. Olio su tela, 100×150 cm, 2017. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

Trib. GT Modena 3.11.17 #artandlaw #arteediritto #eccellentipittori #dirittovivente #artecontemporanea #contemporaryart #avvocatavostra #pandette #pandettecontemporanee #justiceandbeauty #bigpicture #giustiziaebellezza

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