Olga

ET QUOD VIDES PERISSE PERDITUM DUCAS

 

Daniele Vezzani, Interno. Olio su tavola, 50x40 cm, 2018Miser Catulle, desinas ineptire, povero Catullo, smettila di impazzire (Carmina Catulli, I, 8), «quel che vedi esser morto, consideralo morto» è l’esortazione di Cassazione Civile n. 21228 del 9.8.2019, richiamando la sentenza a Sezioni Unite n. 18287/2018, mentre ribadisce la natura assistenziale dell’assegno di divorzio, la necessità di fissarlo solo per ristabilire un equilibrio nel caso di rilevante disparità economica o di riparare a precedenti scelte legate a ruoli endofamiliari, senza significare, mai e in nessun caso, «che l’uno ex coniuge possa vivere a rimorchio dell’altro, ma soltanto che nessuno dei due ex coniugi può lucrare sulle rinunce dell’altro».

In foto Daniele Vezzani, Interno. Olio su tavola, 50×40 cm, 2018. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

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