“Dio, dammi un assegno della tua presenza” del compianto Marcello Marchesi avrà ben agitato il sonno delle mogli per le quali, nell’Eden delle statuizioni divorzili, il 2018 si è distinto per l’inversione di tendenza delle pronunce che hanno caducato l’obbligo al versamento periodico da parte degli ex mariti, quando siano provati legami stabili e progetti comuni con nuovi partner, pur senza convivenza. Famiglia è anche l’unione non coniugale, le cui responsabilità non devono gravare sull’ex coniuge, e la scelta di non coabitare può dipendere dai motivi più vari o da astuzie personali, non ultimo tentare di evitare la perdita dell’assegno. Pape Satàn aleppe!
In foto Giorgio Pignotti, Tre principi per la definizione di una natura. Olio su lino, 2018. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.
Riferimenti: Cassazione Civile n. 2732.2018 Corte-di-Cassazione-05.02.2018-n.-2732; Tribunale di Milano, 30.1.2018; Tribunale di Como, 12.4.2018 TRIBUNALE DI COMO 12.4.2018; Tribunale di Ancona, 21.5.2018 Tribunale Ancona, 21.5.2018 #giustiziaebellezza #justiceandbeauty #bigpicture #artandlaw #arteediritto #eccellentipittori #artecontemporanea #dirittovivente #assegno #divorzio